30.11.’25 ore 20:30
Spazio Officina, Chiasso
Due giganti della musica moderna, due generazioni a confronto, due monumenti musicali in programma in questo concerto. Nel 1912 l’attrice Albertine Zehme commissiona ad Arnold Schönberg un melologo per voce e strumenti su testi del poeta belga Albert Giraud tratti dalla raccolta Pierrot lunaire: rondels bergamasques. Nasce così uno dei brani più importanti e rivoluzionari del ‘900 in cui i temi simbolici, decadenti e modernisti delle poesie ispirano a Schönberg un nuovo modo di trattare la voce umana in una sorta di canto parlato. Altrettanto nuova è la scrittura strumentale che distorce, amplifica e trasfigura i gesti tipici della musica post—romantica. Quarant’anni più tardi Pierre Boulez risponderà simbolicamente al Pierrot schönberghiano con Le Marteau sans maître, ciclo basato sui versi surrealisti del poeta francese René Char. Le parole in questo caso vengono cantate da una voce di contralto; Boulez come Schönberg inventa un suono strumentale nuovo, inconsueto, in cui i solisti di flauto, viola e chitarra sono incorniciati dai timbri astratti delle percussioni. Pierrot e Marteau proposti uno accanto all’altro raccontano una pagina fondamentale della musica del secolo scorso, una pagina dirompente che ancora oggi stupisce e suggestiona.
Ensemble900
Liga Liedskalnina voce
Arturo Tamayo direzione
ARNOLD SCHÖNBERG (1874 – 1951)
Pierrot lunaire op. 21 (1912) per voce recitante, flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte
PIERRE BOULEZ (1925 – 2016)
Le Marteau sans maître (1954) per voce e sei strumenti
Ingresso libero.
Maggiori informazioni su www.900presente.ch e www.centroculturalechiasso.ch
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