900presente

La stagione 900presente, ideata da Giorgio Bernasconi nel 1999 e figlia diretta della tradizione ticinese di apertura verso le avanguardie musicali, nasce come una coproduzione tra il Conservatorio dalla Svizzera italiana e Rete Due della RSI. Dal 2011 il consulente artistico della stagione è Arturo Tamayo

Accompagnata da un’affezione sempre maggiore da parte del pubblico e grazie alla qualità della proposta artistica sempre più di alto profilo, negli anni la stagione ha assunto il ruolo di principale referente nel campo della musica contemporanea in Ticino, attestandosi inoltre a livello nazionale, fino a conquistarsi una vetrina internazionale (Vienna, Firenze, Milano, Cuenca). 

L'Ensemble900 è l'ensemble residente della stagione ed è formato dai migliori studenti dei corsi di Bachelor, Master e Fomazione continua della Scuola universitaria di Musica ai quali sono spesso affiancati solisti di fama internazionale.

Dall'inizio della sua attività 900presente ha proposto oltre cinquanta produzioni concertistiche, teatrali e multimediali, registrando per la Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) e invitando musicisti e compositori affermati quali Georges Aperghis, Harrison Birtwistle, Thüring Bräm, Sylvano Bussotti, Azio Corghi, Stefano Gervasoni, Klaus Huber, Michael Jarrell, Betsy Jolas, Rudolf Kelterborn, Helmut Lachenmann, Johannes Schöllhorn, Salvatore Sciarrino.

Numerose e sempre crescenti sono le prime esecuzioni, sintomo di una programmazione originale ed in costante evoluzione. Tra le più recenti ricordiamo il Trio per oboe, fagotto e pianoforte di Jean Luc Darbellay e la musica di Giacomo Manzoni per il radiodramma di Samuel Beckett Cascando. Nel 2016 è stata commissionata a José María Sanchez-Verdú la musica per Il giardino della vita, su testo di Gilberto Isella.

Importanti le collaborazioni con realtà prestigiose del territorio, a partire dal Settore Prosa della RSI sono stati prodotti diversi radiodrammi fra cui Il mio cuore è nel sud di Giuseppe Patroni Griffi con musica di Bruno Maderna, Il testimone indesiderato di Gino Negri, Parole e Musica di Samuel Beckett con musica di Morton Feldman e Tête d’Or di Paul Claudel con musica di Arthur Honegger nell’arrangiamento scenico di Pierre Boulez. 

Con LuganoInScena è stato coprodotta l'opera di teatro musicale I Cenci di Giorgio Battistelli, nella prima esecuzione in lingua italiana. 

Con il progetto SUPSI Arts, frutto di una collaborazione tra l’Accademia Teatro Dimitri e con il Corso di laurea in Comunicazione Visiva della SUPSI, sono annualmente allestiti grandi spettacoli multimediali; tra i titoli: Der Gelbe Klang di Vassily Kandinskij, Gesti vocali con musiche di Luciano Berio e Dieter Schnebel, Dadamusica con musiche di George Antheil e Erik Satie, L'Opera da tre soldi di Kurt Weill e Bertolt Brecht, Satyricon di Bruno Maderna, Kraanerg di Iannis Xenakis, The rape of Lucretia di Benjamin Britten, Le Dit des Jeux du Monde di Arthur Honegger, Le Désir attrapé par la queue di Pablo Picasso con musiche di Igor Stravinsky e, nella stagione presente, Third Hand Socrates con musiche di Erik Satie e John Cage.

Arturo Tamayo

Nato a Madrid, ha compiuto gli studi universitari presso la facoltà di Giurisprudenza e quelli musicali al Real Conservatorio Superior de Música de Madrid dove si è diplomato nel 1970 con nota di merito. Ha studiato direzione d’orchestra con Pierre Boulez a Basilea e con Francis Travis, e composizione con Wolfgang Fortner e Klaus Huber all’Hochschule für Musik di Freiburg in Germania, ottenendo nel 1976 il Diploma di Direzione d’orchestra.

Dal 2011 è direttore principale e consulente artistico della stagione 900presente e professore di Direzione d’orchestra per il repertorio contemporaneo al Conservatorio della Svizzera italiana.

Dal 1974 al 2000 all’Hochschule für Musik di Freiburg è stato professore di Interpretazione della Musica Contemporanea, assistente di Klaus Huber all’Institut für neue Musik  e direttore principale dell’Ensemble für Neue Musik. Dal 1977 intraprende un’intensa attività che lo vede impegnato in diverse produzioni radiofoniche e televisive. Viene inoltre invitato da numerosi festival internazionali, quali i Donaueschinger Musiktage,Salzburger Festspiele, Luzerner Festwochen, Biennale Musica di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Warsaw Autumn, Berliner Musikbiennale, Wien Modern, Settembre Musica di Torino, Proms di Londra, dirigendo in prima assoluta composizioni di, fra gli altri, John Cage, Iannis Xenakis, Franco Donatoni, Niccolò Castiglioni, Sylvano Bussotti, Brian Ferneyhough, Giacomo Manzoni.

Ha diretto le più importanti orchestre europee, tra le quali figurano la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, SWR Symphonieorchester Stuttgart, WDR Symphonieorchester Köln, BBC Symphony Orchestra, Orchestre National de France, Orchestre Philharmonique de Radio France, Radio-Symphonieorchester Wien, Orchestre della RAI di Milano, Napoli, Torino e Roma, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra “Toscanini” di Parma, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Filarmonica della Fenice di Venezia, Orchestra dell’Opera di Roma.

Numerose sono le sue incisioni discografiche, tra cui, con l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg, l’integrale delle opere orchestrali di Mauricio Ohana e Iannis Xenakis, così come un disco con le opere orchestrali di Ivo Malec premiato con il Diapason d’or de l’année; con la Radio Filharmonisch Orkest di Hilversum l’integrale dei Concerti di Goffredo Petrassi (Premio Amadeus); con la Radio-Sinfonie-Orchester Frankfurt l’opera integrale per orchestra di Bruno Maderna (Deutsche Schallplattenpreis).

Francesco Bossaglia

Nato a Sassuolo, in Italia, nel 1980, si è diplomato in corno sotto la guida di Stefano Giorgini, presso l'Istituto Musicale Pareggiato Orazio Vecchi di Modena, ed ha completato il Bachelor of Music presso la Roosevelt University di Chicago, perfezionandosi con Dale Clevenger. Dopo gli anni di studio negli Stati Uniti si trasferisce a Lugano per studiare con Giorgio Bernasconi presso il Conservatorio della Svizzera italiana e lavorando come suo assistente fino alla sua scomparsa, dopo la quale completa il Master in Direzione del Repertorio Contemporaneo sotto la guida di Arturo Tamayo. 

Dal 2010 Francesco Bossaglia è direttore assistente dell'Ensemble900 del Conservatorio della Svizzera italiana, preparatore dell'Orchestra sinfonica del Conservatorio e docente di musica da camera.

Ha inoltre approfondito gli studi di direzione d'orchestra nell'ambito di numerose masterclass tenute tra gli altri da Peter Eötvös, Neeme Järvi, Gennady Rohdzestvensky e Christopher Seaman.

Ha debuttato nella stagione 900presente nel 2007, ancora studente, dirigendo la versione da camera di Sensemayá di Silvestre Revueltas, ed a partire da allora ha avuto un importante ruolo nello sviluppo dell'Ensemble900, preparando i musicisti, i solisti ed i cantanti che nel corso degli anni hanno preso parte alla stagione, ed intessendo stretti rapporti di collaborazione con il Settore Prosa della RSI, l’Accademia Teatro Dimitri, il corso di laurea in Comunicazione Visiva della SUPSI.

Ha diretto la Sinfonieorchester Basel, l'Orchestra della Svizzera italiana, l'Ensemble Resonanz di Amburgo, l'Orchestra Verdi di Milano, l'Orchestra Sinfonica Siciliana, l'Orchestra Toscanini, dirigendo in diversi festival come Transart a Bolzano, Klangspuren Festival Schwaz, la Biennale di Venezia, dirigendo opere, concerti e produzioni multimediali.

Ha collaborato con Helmut Lachenmann, Sir Harrison Birtwistle, Morton Subotnick, John Luther Adams, e creato lavori di Giacomo Manzoni, Isabel Mundry, Silvia Colasanti e Mauro Montalbetti, tra gli altri, al fianco di artisti quali Barbara Sukowa, Stacey Kent, Cristina Zavalloni ed il clown Dimitri.

Fin dalla sua fondazione nel 2007 è membro di Spira mirabilis.

Ensemble900

L'Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana nasce nel 1999 da un'idea di Giorgio Bernasconi, direttore d'orchestra prematuramente scomparso, come ensemble residente della stagione concertistica.

Il progetto ha il duplice scopo di porsi come punto di riferimento per la diffusione del repertorio moderno e contemporaneo nella Svizzera italiana e nel contempo di dare la possibilità agli studenti del Conservatorio di sviluppare significative competenze in un ambito cruciale per il musicista moderno.

L'ensemble si rinnova ogni anno riunendo i migliori studenti Bachelor, Master e Advanced Studies della Scuola universitaria di Musica.

Dall'inizio della sua attività l'Ensemble900 ha proposto oltre cinquanta produzioni concertistiche, teatrali e multimediali, registrando per la Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) e invitando musicisti e compositori affermati quali Georges Aperghis, Harrison Birtwistle, Thüring Bräm, Sylvano Bussotti, Azio Corghi, Stefano Gervasoni, Klaus Huber, Michael Jarrell, Betsy Jolas, Rudolf Kelterborn, Helmut Lachenmann, Johannes Schöllhorn, Salvatore Sciarrino.

Numerose e sempre crescenti sono le prime esecuzioni, sintomo di una programmazione originale ed in costante evoluzione. Tra le più recenti opere commissionate appositamente da 900presente ricordiamo il Trio per oboe, fagotto e pianoforte (2010) di Jean Luc Darbellay e la musica di Giacomo Manzoni per Cascando (2011), il radiodramma di Samuel Beckett. Nel 2016 è stata commissionata a José María Sanchez-Verdú la musica per Il giardino della vita, su testo di Gilberto Isella.

Tra le collaborazioni regolari della Stagione, da segnalare quella con il Settore Prosa della RSI che negli anni ha permesso di produrre diversi radiodrammi fra cui “Il mio cuore è nel sud” di Giuseppe Patroni Griffi con musica di Bruno Maderna, Il testimone indesiderato di Gino Negri, Parole e Musica di Samuel Beckett con musica di Morton Feldman e Tête d’Or di Paul Claudel con musica di Arthur Honegger nell’arrangiamento scenico di Pierre Boulez.

 

Con il progetto SUPSI Arts, frutto di una collaborazione tra l’Accademia Teatro Dimitri e con il Corso di laurea in Comunicazione Visiva della SUPSI, sono annualmente allestiti grandi spettacoli multimediali; tra i titoli: Der Gelbe Klang di Vassily Kandinskij, Gesti vocali con musiche di Luciano Berio e Dieter Schnebel, Dadamusica con musiche di George Antheil e Erik Satie, L'Opera da tre soldi di Kurt Weill e Bertolt Brecht, Satyricon di Bruno Maderna, Kraanerg di Iannis Xenakis, The rape of Lucretia di Benjamin Britten, Le Dit des Jeux du Monde di Arthur Honegger, Le desir attrapé par la queue di Pablo Picasso con musiche di Igor Stravinsky e, nella stagione presente, Third Hand Socrates con musiche di Erik Satie e John Cage.

Dopo la scomparsa di Giorgio Bernasconi, dal 2011 il direttore principale dell’Ensemble900 è Arturo Tamayo.

Giorgio Bernasconi

Giorgio Bernasconi (1944-2010) è stato il fondatore e ideatore nel 1999 della rassegna "Novecento passato e presente", poi chiamatasi "Novecento e presente" ed oggi "900presente". 
Per dieci anni ha retto con entusiasmo ed energia le sorti di questa rassegna concertistica, in coproduzione tra Conservatorio della Svizzera italiana e Rete Due della Radiotelevisione svizzera, favorendo la conoscenza e la passione per la musica del 900 storico e contemporanea nei confronti di un gran numero di studenti che negli anni si sono diplomati presso il Conservatorio della Svizzera italiana, istituzione nella quale è stato ritolare dell’insegnamento di direzione d’orchestra per il repertorio contemporaneo al Conservatorio della Svizzera italiana. Dal 2007 ha insegnato ed è stato responsabile didattico del “Corso di perfezionamento per ensemble da camera sul repertorio del XX secolo” organizzato dall’Accademia Teatro alla Scala, il cui ensemeble è a lui dedicato.

Nato a Lugano, Giorgio Bernasconi si è diplomato in corno al Conservatorio G. Verdi di Milano. Ha proseguito gli studi presso la Hochschule für Musik di Friburgo in Germania dove ha studiato composizione con Klaus Huber e direzione d’orchestra con Francis Travis, diplomandosi nel 1976. Nello stesso anno diventa direttore del Gruppo Musica Insieme di Cremona, un ensemble specializzato nel repertorio moderno e contemporaneo tra i più rinomati nell’Italia di quegli anni.

Dal 1982, e per quasi vent’anni, è stato direttore principale dell’Ensemble Contrechamps di Ginevra, con il quale, oltre ad essere costantemente presente nelle più importanti sedi concertistiche europee, ha effettuato tournées in America latina, India, Giappone, Russia.

Parallelamente a queste attività, inizia nel 1985 una collaborazione come direttore musicale e artistico con l’Accademia strumentale italiana di Parma, un’orchestra da camera prevalentemente impegnata nel repertorio del secondo settecento.

Ha diretto, come direttore ospite, diverse orchestre italiane e straniere quali l’Orchestra della Svizzera italiana, l’Orchestra Nazionale Belga, la Tokyo Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Radio France, l’Orchestra della RAI di Torino, la Verdi di Milano.