Una sinfonia dell'orrore, Nosferatu

9 aprile 2024 ore 20:30
LAC - Sala Teatro, Lugano

 

Multi-proiezione video di Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau (1922)

 

C'era un film, il cui titolo era Nosferatu, e che a ragione si definiva una sinfonia dell'orrore. Brividi, incubi, follia e apparizioni, s’intrecciano con immagini di sinistri paesaggi e mari in tempesta.
Sinfonia dell’orrore, capovolge e sovverte la pratica di mettere la musica al servizio delle immagini, ponendo come punto di partenza la scelta del repertorio musicale. Si accostano le sonorità di due autori apparentemente agli antipodi, Alban Berg e Morton Feldman. Il primo fu il più poetico e forse tormentato tra gli autori dell’espressionismo viennese. I suoi tre pezzi estratti dalla Lyrische Suite sono un concentrato di espressività inquieta e profonda passione. La musica di Morton Feldman al contrario è fatta di poche note distillate. Ogni singolo piccolo gesto strumentale diventa profondamente espressivo: il suono di un vibrafono sembra il rintocco di una campana, la nota lunga di una viola il canto di una voce lontana, un frammento melodico asimmetrico di una tromba il suono di una litania misteriosa. Assieme alla musica di questi due autori, nel mezzo del viaggio musicale, Ramifications di György Ligeti crea una sorta di intermezzo onirico con il timbro denso del suo mare sonoro. Una multiproiezione in cui il film rimontato diviene “materia viva” per un’opera del tutto nuova e originale. Sulla scena un’orchestra d’archi ed un piccolo ensemble strumentale, una di fronte all’altro. Nel mezzo il direttore d’orchestra.

 

 

ATTO I

Alban Berg (1885-1935)
Dai Drei Stücke aus der Lyrischen Suite (1926-1928)
Andante amoroso

Sound design

Allegro misterioso

 

ATTO II

Morton Feldman (1926 - 1987)
The viola in my life II 

Alban Berg 
Dalla versione originale per quartetto d'archi della Lyrische Suite (1925-1926)
Presto delirando - tenebroso

 

ATTO III

Sound design

György Ligeti (1923 - 2006)
Ramifications (1968)

 

ATTO IV

Sound design

 

ATTO V

Morton Feldman
Routine investigations (1976) 

 

EPILOGO

Alban Berg
Dai Drei Stücke aus der Lyrischen Suite
Adagio appassionato

 


Fabrizio Rosso video e stage design
Luca Congedo regia del suono e sound design
Francesco Bossaglia direzione
Ensemble900:

Alban Berg, Drei Stücke aus der Lyrischen Suite
György Ligeti, Ramifications

Irenè Fiorito, Miranda Nee, Mónica Torés López, Angela Tempestini, Ilaria Zasa, Giulia Durante, Kira van der Woerd, Giada Visentin violini primi, Pamela Tempestini, Federico Rovagnati, Martina Cicció, Giulio Noferi, Cecilia Michieletto, Matilde Sotgiu, Nicola Di Benedetto, Francesco Fadda violini secondi, Ana Gabriela López Campos, Jovan Mitic, Pablo Torés López, Marko Thanasi, Cecilia Bonato*, Irene Gentilini*viole, Pietro Silvestri, Lorenzo Salmi, Sylvain Jean X Debray, Marina Pavani, Riccardo Baldizzi violoncelli, Jesmar Rojas Rodríguez, Alessandro Pizzimento, Klaudia Baca*, Simone Terracciano** contrabbasso

 

Alban Berg, Presto delirando - Tenebroso (V) dalla Lyrische Suite

Irenè Fiorito, Pamela Tempestini violini, Ana Gabriela López Campos viola, Pietro Silvestri violoncello 

 

Morton Feldman, The viola in my life 2 per viola e sei strumenti

Rita Di Perna flauto, Gil Shalev clarinetto, Moe Kitamura percussioni, Norma Zanetti celesta, Ernesto Campagnaro violino, Santiago Torés López violoncello

Chiara Ludovisi viola solista

 

Morton Feldman, Routine investigations per sei strumentisti

Carlo Mistretta oboe, Andrea Gironacci tromba, Norma Zanetti pianoforte, Chiara Ludovisi* viola, Santiago Torés López violoncello, Simone Terracciano** contrabbasso

 

 

*alumno csi
**ospite

 

Tamás Major coach orchestra d’archi
Aline Passardi assistente regia video
Giuseppe Prete direttore assistente
Mariacostanza D'Agostino assistente musicale